“Da conoscitore della vita dei campi, so che ‘il momento migliore’ per arare è quando la combinazione di una certa temperatura con un buon grado di umidità rende il terreno in tempera, cioè adatto ad essere plasmato con la lama dell’aratro. Ho usato della terra vera, prelevata in luoghi diversi e l’ho poi colorata con il bianco e l’azzurro del cielo riflesso sulla lucida parete delle zolle.
Francamente, dopo quasi 500 visitatori, devo dire che è stata una delle opere più apprezzate.”

“Semplicemente mi è successo di essere attratto, nella scorsa primavera, percorrendo il lago d’Orta, da un tappeto di Primule che rivestiva una scarpata in ombra: quale miglior segnale della fine dell’inverno? Quale miglior materiale della segatura per rendere la ruvidezza della situazione?”

“Una passeggiata, una visione. In un luogo mai visto prima ho avuto la possibilità di vedere, da una posizione strategica, l’intero Lago Maggiore: a sinistra dell’albero Locarno, alla sua destra la Rocca di Angera. Non potevo tornare al piano senza omaggiare la forza vitale di questi alberi cresciuti sulla roccia, utilizzando la stessa per realizzare le pietre e un po’ di segatura per dar forma a quelle radici eroiche.”

“Sono le immagini marine di un’amica di lunga data che, ogni tanto, fanno la loro comparsa sullo schermo del computer e non passano inosservate. Questa volta ho realizzato la forza possente dell’onda durante il periodo di clausura forzata, mettendoci oltre ai colori, diversi materiali luccicanti, come solo l’acqua sa essere.
Anche se può sembrare paradossale, tutte le opere di quest’anno sono state possibili a causa del ritiro in casa, che, nel mio caso ha significato in giardino: il poter dipingerle tutte ‘en plein air’ , oltre che motivo di grande soddisfazione mi ha consentito di metterci la mia fisicità difficilmente consentita dall’esiguità dello spazio al chiuso.”

“Un altro luogo mai visto prima, un’altra visione! A destra sopra il lago Devero mi sono trovato di fronte ad un panorama davvero spettacolare: un pascolo sottratto alle rocce e contornato di vegetazione diversissima, il tutto accompagnato dal suono dei campanacci …
non è stato semplice da ricostruire, ma l’ho fatto con abbondanza di materiali locali, tenendo insieme 3 tele, soltanto per ragioni logistiche in quanto temevo i tempi diversissimi di asciugatura: ma la pittura all’aperto ha dimostrato anche questa volta i suoi vantaggi.”

“Nel bosco, tra i tanti legni in via di decomposizione, fanno la loro comparsa diverse specie di funghi: spesso le forme e i colori dei legni e dei funghi attraggono l’occhio attento e la voglia di riprodurli diventa come una gioco, come una voglia da collezionista. La biodiversità è anche questo, non è mai noia, ma Vita in continuo mutamento.”