“Uno dei miei amori preferiti. In questo caso dipinto anche con l’ausilio di filo da cucire.”

“I colori dell’autunno nulla tolgono all’unicità della specie. E’ inutile, come la betulla non ci sarà mai altro albero più intrigante.”

“Il soggetto ‘industriale’, che non mi ha mai attirato se non in termini di ‘archeologia’ o di ‘ingegneria impiantistica’, quel giorno si meritò la mia attenzione: sopra una delle fabbriche più inquinanti del territorio la natura si era scagliata con una bufera i cui colori facevano temere qualcosa di apocalittico. E fu la natura che scelsi di dipingere.”

“Capita di visitare il monumento nazionale per eccellenza e di farlo in buona compagnia. E di trovarci ovviamente gli animali più amati. Capita. Ma nulla succede per caso.”

“Un incontro insolito in uno degli ambienti più incontaminati che ho la possibilità di conoscere a pochi passi da casa.”

“Acqua e pietre, elementi primari, da sempre oggetto di attenzione, soprattutto in luoghi ove costituiscono l’essenza del paesaggio.”

“Tra le tante letture che mi hanno formato non poteva mancare il buon Freud. Perciò, anche non volendo, siccome ognuno di noi è anche il risultato dei libri che ha letto, ogni tanto ci può scappare una citazione. Siccome ho sempre messo una particolare attenzione ai titoli, ecco che in questo caso la visione delle porte e del tempo che le apre mi è sembrata opportuna.”

“In un breve viaggio in Valle d’Aosta l’incontro con un gigante della natura colto nel momento del suo massimo effetto quanto a colori. L’opera è stata scelta a suo tempo per ricavarne delle stampe a tiratura limitata proprio grazie al particolare cromatismo.”

“Vagando per monti e boschi mi è capitato spesso di cogliere momenti drammatici che ci confermano il continuo alternarsi di vita e di morte. In particolare il disgregarsi dei viventi che determinano altre vite.”

“Un piccolo ruscello, alcuni alberi che crescono sulle sue sponde, l’uno e gli altri che devono convivere, ognuno per migliorare il luogo in cui sono comparsi. Mica male come metafora esistenziale.”

“Ovvero come può avere un suo fascino anche una pineta del tutto artificiale: saranno anche stati piantati, saranno anche in fila come soldatini, ma nulla può impedire loro di dare il meglio di sé: ombra, calore, profumo.”

“La più piccola opera mai realizzata, durante una serata di silenzio, essenziale, interiore.”

“Era un laboratorio di torneria in legno, sede anche della banda musicale del paese, quel luogo in cui mio padre, invece di assolvere all’obbligo scolastico venne iniziato ad uno dei lavori artigiani di cui erano fieri i miei antenati. Realizzata su tavola con gli stessi attrezzi di quella scuola.”

“Un po’ di riminiscenze dell’arte giapponese per celebrare un piccolo albero che regala colore in inverno.”

“Un’altra inquadratura per il fiume ‘azzurro’ colto nella sua maggior calma invernale, in un pomeriggio dedicato alla ricerca di pietre. Da mettere da parte per creare ‘altro’ più avanti. Uno dei tanti momenti in cui la ricerca di materiali ‘nuovi’ diventa stimolo ed occasione per realizzare lavori ‘antichi’.”

“Una pietra, un vegetale, la sua ombra: di ogni cosa/persona/sentimento che incontriamo è possibile rilevare almeno un’impronta, e farne un ricordo. E possibilmente documentarlo, riprodurlo, mostrarlo, affinché anche ad altri sia data la possibilità di vedere/conoscere/gioire.”

“Una piccola sorgente, dove tutto inizia. E dove la vita può ricominciare. Purché il tempo lo consenta.”

“La storia di questo piccolo lavoro merita qualche riga in più. Colpito da un’immagine senza didascalia apparsa su una rivista, decisi di riprodurla per la gamma dei colori. Anni dopo, durante un viaggio in Olanda, giunto a Keukenof nel giardino dei bulbi per eccellenza, mi sono ritrovato davanti la stessa scena, solo con la barca spostata di qualche metro. Forse era la strada che aveva percorso nel frattempo.”

“Una serie di paesaggi di Scozia (Paesaggio scozzese I-VI), mai visti, ma ripresi dalle foto di un amico affascinato da quei luoghi. Dipinti con l’aggiunta di un po’ di sabbia prelevata sul posto.”

“Una serie di paesaggi di Scozia (Paesaggio scozzese I-VI), mai visti, ma ripresi dalle foto di un amico affascinato da quei luoghi. Dipinti con l’aggiunta di un po’ di sabbia prelevata sul posto.”

“Una serie di paesaggi di Scozia (Paesaggio scozzese I-VI), mai visti, ma ripresi dalle foto di un amico affascinato da quei luoghi. Dipinti con l’aggiunta di un po’ di sabbia prelevata sul posto.”

“Una serie di paesaggi di Scozia (Paesaggio scozzese I-VI), mai visti, ma ripresi dalle foto di un amico affascinato da quei luoghi. Dipinti con l’aggiunta di un po’ di sabbia prelevata sul posto.”

“Una serie di paesaggi di Scozia (Paesaggio scozzese I-VI), mai visti, ma ripresi dalle foto di un amico affascinato da quei luoghi. Dipinti con l’aggiunta di un po’ di sabbia prelevata sul posto.”

“Una serie di paesaggi di Scozia (Paesaggio scozzese I-VI), mai visti, ma ripresi dalle foto di un amico affascinato da quei luoghi. Dipinti con l’aggiunta di un po’ di sabbia prelevata sul posto.”

“Lungo un sentiero di montagna le asperità del percorso a volte possono essere mitigate da semplici manufatti. Purché ci sia qualcuno che se ne preoccupa, altrimenti il cammino si fa difficile e addio tranquillità.”

“L’arrivo di un gregge alla periferia della città, da sempre, costituisce uno spettacolo inconsueto che attira i bambini (che lo vogliano): ho sempre fatto parte di quel gruppo di bambini curiosi e annualmente mi soffermo in un paio di occasioni almeno, una all’andata e una al ritorno, per replicare la rappresentazione. Sempre con la stessa gioia.”

“Il torrente vicino a casa, quello più volte esplorato nell’infanzia e non solo, offre, nel suo relativamente breve percorso, dalla sorgente alla foce nel lago, una gamma incredibile di situazioni paesistiche ed ambientali: ed è per questo che più volte l’ho dipinto. Per ricordare. Nel tentativo di non perdere il fanciullo di sempre e i luoghi della spensieratezza.”

“Realizzata utilizzando cannucce invece dei pennelli, questo pezzo di roccia coperto dai primordiali abitatori del pianeta è uno dei soggetti naturali che più mi affascinano, non foss’altro che per la varietà di forme e colori.”

“Una porzione di prato che gradualmente, ma con velocità impressionante, viene invaso dall’avanzare del bosco spontaneo. Una scena consueta, sempre più frequente, con l’abbandono della coltivazione di sempre maggiori superfici.”

“Un’ansa del Danubio, un magico castello. Un po’ di sabbia del grande fiume blu per costruire un’isola. E quella piccola finestrella illuminata. Chissà chi l’abitava. Chissà quali segrete avventure vissute là dentro. Chissà cosa faceva in quel momento lo sconosciuto/a. Non l’ho mai saputo. Anche perché avrei dovuto cercare un ponte, disturbare. Rompere la magia.”

“Un’altra sorgente. Una fra le innumerevoli incontrate. Alla quale fermarsi. Per dissetarsi. Riposare.e continuare il cammino.”

“Un’altra volta attirato da una forza della natura. Negli anni mi sarei sempre più avvicinato a queste manifestazioni. A questa energia.”

“Uno dei territori più belli e celebrati d’Italia. In questa occasione visto da lontano, troppo lontano, mentre me ne stavo andando dopo un addio. E invece ci sarei tornato, eccome, a dipingere ben diverso paesaggio e con ben diverso umore.”

“Un angolo incantato tra i monti. Visto attraverso le chiome degli alberi. Come facevo da bambino quando spiavo il mondo nascosto al fresco delle fronde perché sapevo salire sugli alberi. Il che mi consentiva di vedere le cose da tutt’altra angolazione.”

“L’involontario accostamento tra una piccola cappella votiva ed un albero di mele rosse. Niente di più.”