“Opera quasi monocromatica per mostrare uno spettacolo della natura possibile in inverno, sul lago, dopo almeno due giornate di vento consecutive: è si può vedere fino all’Appennino, sapendo che oltre a quei rilievi c’è anche il mare.”

“Determinante fu l’omaggio di un libro di fotografie sui deserti medio orientali: a partire da un’attenta selezione delle immagini scelsi alcuni soggetti e decisi di riprodurli utilizzando spesso anche le sabbie collezionate nel tempo.”

“Un angolo delle Cinqueterre colto nel momento della fioritura primaverile. I muri, emblema del luogo riprodotti con la sabbia del posto.”

“Una composizione di 4 pezzi intercambiabili a conferma del fatto che spesso cambiando l’ordine delle cose …”

“La variabilità di quelle rocce, così diverse per la luce, ma soprattutto per i minerali di cui sono diversamente ricche mi incuriosirono durante un’indimenticabile viaggio a piedi.”

“Il lungolago di Meina visitato una mattina in cui il vento la faceva da padrone.”

“Tra le colline più alte intorno al lago Maggiore la natura si riprende gradualmente lo spazio che gli era stato sottratto per formare pascoli ormai abbandonati. L’osservatore più attento non può ignorare il processo in atto. E i risvolti romantici del fenomeno.”

“Il contrasto tra luce ed ombre è tanto più evidente più si sale in alto durante le settimane estive. E nell’andare sudore e brividi si alternano con altrettanto contrasto.”

“Girando sulle colline del lago, in qualunque direzione si volge lo sguardo, capita di incontrare masse d’acqua che arricchiscono il panorama. Anche di luci che riflettono.”

“Confesso di essere sempre più attratto dalla luna e dalle sue fasi. Quando poi la sua luce si diffonde e creare effetti inimmaginabili con quella del sole, ecco che il suo fascino diventa unico e magico.”

“Un mare mai visto, onde che si infrangono su scogli segnati dalla storia oltre che dal tempo.”

“Una minuscola porzione di un paesaggio incantevole ed incontaminato nella Sardegna meridionale, dipinto con la sua sabbia originale, a partire da fotografie scattata da chi quel luogo conosce come vi fosse di casa.”

“Un’altra fioritura primaverile nell’Italia centrale dove i terreni e le colture abbandonate si mescolano senza contrasto né limiti al lavoro del tempo.”

“Gli elementi essenziali per la vita si mescolano in ambiente desertico sino a simulare paesaggi visti da molto lontano. Ciò che è nel molto piccolo è come ciò che è nel molto grande.”

“Ho spiato per ore il conversare di due uomini (autisti? Slavi?) venuti da lontano e capaci solo di parlare tra loro e mangiare e bere in continuazione. Ignorando totalmente il luogo ed il paesaggio circostante. E i passanti. In altri tempi pittori famosi avrebbero ignorato loro, dipingendo tutto il resto.”

“Un lieve gioco di colori per dipingere uno dei paesaggi più semplici. Mezzora di esercizio per sorridere un po’ dopo una vita in viaggio.”

“Una delle opere più ammirate in quegli anni, soprattutto dalle donne, ancora una volta per motivi mai esplicitati. Un’opera cupa secondo altri, ma con quell’azzurrino che pare dare colore alle anime di quel deserto. Dipinto con sabbie diverse, per dimensioni e composizione chimica.”

“Sabbie e segature per dare forma alla forza di un alberino capace di sopravvivere in tali estreme condizioni. Un’opera particolarmente studiata e disegnata anche coi pastelli per confermare la delicatezza del tema.”

“Ancora una porzione di deserto e di acqua: quella che c’era e quella che resiste.”

“Una delle prime nevicate dipinte con l’ausilio della segatura: unico mezzo per dar forma al ‘bianco mantello’ nella limitazione della tela. La tristezza della spoglia vegetazione invernale è attenuata da sprazzi di cielo.”

“In un angolo tra le montagne lombarde, un luogo che trasuda acqua da ogni dove, condizionandone la vegetazione. Ho usato anche in questo caso la segatura, per dare morbida consistenza alle particolari infiorescenze dominanti le erbe.”